Musica Speculativa al tempo di Dante Alighieri
Philippe de Vitry ( 1291-1361): O canenda vulgo
Zacharia da Teramo (1350/60-1413/16): Credo
Fronciaco (sec. XIV): Kyrie Jesu dulcissime
Johannes Ciconia (1370-1412): Et in terra Pax
La danza (dal I, II e III libro delle Danze)
Pierre Attaignant (1494-1551/52):
Pavana – Branle de Bourgogne – Gaillardes – Basse dance – Tourdion
Glosas e Recercari (dal Tratado de Glosas)
Diego Ortiz (1510-1576)
Recarcada primera sobre la Spagna
Recercada segunda sobre la Spagna
Recercada tercera sobre la Spagna
Recercada segunda sobre Douce Memoire
Recercada segunda sobre O felici occhi miei
Recercada primera y segunda sopra i Tenores Italiani
L’Europa barocca
Johann Mattheson (1681-1764): Sonata IV per tre flauti
(Preludio/Adagio-Allegro – Ciaccona)
Alessandro Scarlatti (1660-1725): Sonata per tre flauti in fa magg e b.c.
(Adagio – Allegro – Minuetto)
Joseph Bodin de Boismoriter (1689-1755): Concerto in mi min per tre flauti e b.c.
(Allegro – Adagio – Allegro)
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La Dousa Votz
Paola Giuffrè, flauti dritti
Stefania Grillo, viola da gamba e flauti dritti
Angela Naccari, organo
Celestino Dionisi, flauti dritti
Remo Guerrini, viola da gamba
Un viaggio nella musica antica che inizia con un omaggio a Dante, testimone della musica del XIV secolo, attraverso dei brani suggestivi che ben si adattano al luogo che ospita il concerto. Melodie che si muovono tra il Dolce Stil Novo e l’Ars Subtilior, in grado di coniugare armonia e matematica. Non poteva mancare il senso della festa, che nel primo periodo del Rinascimento si manifestava attraverso la danza di corte. Dalla raccolta di Pierre Attaignant, più noto come editore, presentiamo le forme più in voga nel periodo cinquecentesco: la Pavana, dal carattere sontuoso in tempo binario, la Gagliarda, danza veloce in tempo ternario, passando per la Branle, la Basse Dance ed il Tourdion, dal carattere più popolare. Sempre rimanendo nel Rinascimento musicale, dal Tratado de Glosas di Diego Ortiz, che fu anche cantore nella Cappella Sistina, abbiamo scelto alcuni Recercari, ovvero composizioni che cominciavano a rendere gli strumenti non più destinati al solo raddoppio delle parti vocali, ma liberi di esprimere la potenzialità espressiva di cui erano capaci. La particolare tecnica di ridurre i valori delle note del tema sul quale si improvvisava era detta “diminuzione” o “glosas”, ed è stata a lungo trattata da numerosi musicisti dei quali Ortiz è stato il precursore. Infine il viaggio, che attraversa tre secoli di storia musicale, si conclude nel periodo Barocco. Abbiamo scelto tre compositori tra i più rappresentativi dei paesi che all’epoca erano all’avanguardia per qualità e tecnica compositiva: è rappresentata la Germania con Johann Mattheson, l’Italia con Alessandro Scarlatti e la Francia con Joseph Bodin de Boismortier. Tutti e tre ci hanno lasciato in eredità opere virtuosistiche e magniloquenti, elementi tipici della cultura del barocco europeo.
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Biglietto d’ingresso unico € 5,00