Regia: Alfred Hitchcock
Soggetto: Ernest Lehman
Sceneggiatura: Ernest Lehman
Fotografia. Robert Burks
Montaggio: George Tomasini
Musiche: Bernard Herrmann
Scenografia: Henry Grace
Prod.: (Usa, 1959)
Interpreti: Cary Grant, Eva Marie Saint, James Mason, Jessie Royce Landis
Mentre si trova all’hotel Plaza di New York, l’agente pubblicitario Roger Thornhill, a seguito di uno strano equivoco, viene avvicinato da due uomini che, rivolgendosi a lui come George Kaplan, lo spingono su un’automobile e lo conducono contro la sua volontà alla villa di un certo Lester Townsend, nei pressi di Glen Cove, a Long Island. Qui Thornhill è interrogato dai Townsend e dai suoi uomini, costretto a bere del whisky e spinto in un’automobile, con l’evidente intenzione da parte dei suoi sequestratori di farlo morire inscenando un incidente stradale. Scampato al peggio, ma fermato dalla polizia per guida in stato di ebbrezza, Thornill racconta agli agenti la strana vicenda che l’ha visto protagonista…
Dopo le atmosfere sinistre e il cupo pessimismo de Il ladro e La donna che visse due volte, Hitchcock ritrova lo humour e il registro apparentemente leggero, caratterizzato dalla contaminazione tra film poliziesco e commedia brillante, tipico di opere come Il club dei 39, La signora scompare, La finestra sul cortile o Caccia al ladro. Intrigo internazionale costituisce anche un ritorno in grande stile al political thriller, un genere prediletto da sempre, ma con il quale il regista – se si esclude il remake de L’uomo che sapeva troppo – non si era più cimentato dal lontano 1946, l’anno in cui si era chiuso con Notorious il ciclo dei film antinazisti diretti durante la seconda guerra mondiale.